La professione di avvocato, in ragione della funzione sociale che ricopre, è sottoposta a molti doveri rispetto ai propri assistiti, esaminiamo i più importanti
Il codice deontologico Forense stabilisce le norme di comportamento che l’avvocato è tenuto ad osservare in via generale e, specificatamente, nei suoi rapporti con il cliente, con la controparte, con altri avvocati e con altri professionisti. Anche tramite il rispetto di tali norme di comportamento, l’avvocato contribuisce all’attuazione dell’ordinamento giuridico per i fini della giustizia.

Le norme deontologiche alle quali gli avvocati si devono attenere sono contenuto nel codice deontologico forense.

Il codice vigente, che ha sostituito un precedente testo, è del 31 gennaio 2014 ed ha attuato quanto previsto dalla legge professionale forense numero 247/2012. Esso è stato di recente sottoposto a modifiche nella seduta amministrativa del CNF del 23 febbraio 2018.

Le regole che compongono la deontologia degli avvocati sono molteplici.

Tra le più rilevanti, si possono segnalare:

  • dovere di fedeltà;
  • dovere di diligenza;
  • dovere di segretezza e riservatezza;
  • dovere di competenza;
  • dovere di aggiornamento professionale e di formazione continua;
  • doveri di lealtà e correttezza verso i colleghi e le istituzioni forensi

Ad ogni modo, si rimanda, per un’analisi esaustiva, direttamente al codice di deontologia che è consultabile qui

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