L’allungarsi della aspettativa di vita e il proliferare di malattie mentali e di disturbi che limitano le capacità cognitive o di deambulazione comportano un incremento del numero di persone prive, in tutto, in parte o per un tempo determinato, di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana.
L’Amministrazione di sostegno è una misura di protezione modulabile, in grado di offrire ai soggetti più deboli un supporto che miri a sostenere il più possibile la loro residua capacità di autodeterminazione o le proprie capacità di soddisfare alle esigenze di vita.
Se una persona è impossibilitata a provvedere ai propri interessi perché colpita da menomazione fisica o psichica, allora è possibile ricorrere al tribunale per la nomina di un amministratore di sostegno.
Quest’ultimo, ove possibile ed in via preferenziale, sarà rintracciato tra le persone care dell’amministrato. In difetto, il Tribunale nominerà un avvocato amministratore di sostegno tra i nominativi iscritti in apposito albo.
La nomina di un amministratore di sostegno può essere promossa dai seguenti soggetti:
Nel ricorso introduttivo sarà necessario fornire una descrizione delle condizioni di vita della persona da assistere ed effettuare una ricognizione della situazione reddituale e patrimoniale.
Ciò è necessario per delineare i limiti del progetto di sostegno che sarà rimesso all’esame del Giudice Tutelare.
Amministrare l’altrui patrimonio è una responsabilità non indifferente, peraltro sottoposta al controllo periodico della magistratura.
Lo Studio Legale Salata è in prima linea nella proposizione di ricorsi per la nomina di amministratori di sostegno e assistenza di questi ultimi nell’esercizio delle loro funzioni.
Allo stesso modo, siamo in grado di assistere chi intende opporsi alla nomina e chi ritiene che l’amministratore nominato non stia svolgendo il proprio ufficio con la diligenza richiesta.