La questione relativa al divieto di organizzare matrimoni (ed eventi privati, quindi anche battesimi, cresime e feste) in questo periodo ha catalizzato l’attenzione di molti, coinvolgendo i futuri sposi e le società che gestiscono i locali e le strutture recettizie adibite ad accogliere gli sposi ed i loro ospiti.
La mancata inclusione dei matrimoni nei precedenti provvedimenti aveva determinato le proteste delle associazioni di categoria (Assolventi, Federmep, Unanime) che si erano organizzate per chiedere l’approvazione di un protocollo specifico per i matrimoni.
Il Decreto riaperture, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18.05.2021 n. 65 ha stabilito all’art. 9 comma 2 che “dal 15 giugno 2021, in zona gialla, sono consentite le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all’articolo 9 del decreto-legge n. 52 del 2021”.
Prima di tali disposizioni era sancito il divieto di organizzare matrimoni in base alla disciplina introdotta con il D.L. 23 febbraio 2006 (L. 13/29) ed i successivi DPCM che dall’anno scorso, con cadenza pressoché bisettimanale, si sono succeduti.
Con specifico riferimento alle cerimonie/banchetti, secondo quanto disciplinato dall’articolo 16 del DPCM del 2 marzo 2021, vigente a norma dell’art.1, comma 1 del DL 52/2021, sono vietate sino alla data del 15.06.2021.
Il decreto prevede la ripartenza delle feste, comprese quelle che si svolgono dopo cerimonie civili e religiose (come matrimoni e comunioni) dal 15 giugno 2021.
Sono fissate regole precise alle quali dovranno adeguarsi sia gli sposi e i proprietari delle strutture adibite al ricevimento.
I partecipanti all’evento dovranno avere il certificato verde (green pass), dunque dovranno essere vaccinati, o essere guariti dal Covid, o essersi sottoposti a tampone con risultato negativo nelle 48 ore precedenti l’evento. Sarà necessario individuare un Covid manager per verificare il rispetto del protocollo da parte di ospiti e lavoratori, evitando assembramenti e verificando che le mascherine siano indossate dove previsto. il Covid manager sarà obbligato a conservare per 14 giorni l’elenco dei partecipanti: tale obbligo è stato istituito per garantire la tracciabilità nel caso in cui si verificassero dei casi positivi fra gli intervenuti.
Gli eventi in spazi interni sono possibili solo se ci si trova in zona bianca: in questo caso è necessario che ogni ospite abbia 2 metri quadrati a disposizione. Deve essere potenziato il ricambio d’aria all’interno del locale.
Il 17 giugno 2021 il Presidente del Consiglio ha firmato il Decreto che ha definito le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali COVID-19 per facilitare la partecipazione ad eventi pubblici (oltre che gli spostamenti sul territorio nazionale).
Per lo svolgimento dei ricevimenti nuziali, sia a pranzo che a cena, sarà necessario rispettare le seguenti misure generali:
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Studio Salata – Dalla parte delle imprese
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