Tutte le aziende con personale, soprattutto quelle coinvolte in appalti e subappalti nei settori edilizia, impiantistica, manutenzioni, pulizie e servizi, sia pubblici che privati. Il decreto si applica ai cantieri temporanei o mobili di ogni tipo (edilizi, infrastrutturali, manutentivi) e anche alle aziende che forniscono servizi come pulizia, guardiania, facchinaggio, giardinaggio e altri settori a rischio, se realizzati presso luoghi di lavoro o cantieri.
Il Decreto Sicurezza si applica a tutti i cantieri temporanei o mobili, di importo superiore a 200.000 euro per i privati e a tutti i cantieri pubblici. L’obbligo del badge elettronico coinvolge anche le attività di servizi, pulizie e manutenzioni svolte all’interno di strutture o cantieri, ove vi sia rischio per la sicurezza dei lavoratori o impiego di personale in subappalto. Queste imprese devono adottare tutte le misure attuative della normativa, come tracciabilità digitalizzata dei lavoratori e formazione obbligatoria.
Per ciascun lavoratore irregolare: decurtazione immediata di 5 punti nella patente a crediti (6 punti se minore o straniero senza permesso). Le sanzioni pecuniarie vanno da 2.500 a oltre 40.000 euro. Gli amministratori e i dirigenti rischiano anche conseguenze penali:
Art. 590 c.p.: lesioni personali colpose per imprudenza, negligenza, imperizia o violazione di leggi e regolamenti; pena da uno a sei mesi di reclusione o multa fino a 619 euro per lesioni gravi, fino a due anni di reclusione per lesioni gravissime.
Art. 589 c.p.: omicidio colposo in caso di morte di un lavoratore per violazione di norme antinfortunistiche; pena da due a sette anni di reclusione.
D.Lgs. 231/2001: responsabilità amministrativa dell’ente; sanzioni pecuniarie fino a 500 quote e interdizione da attività da tre mesi a un anno, se il reato è commesso da soggetti in posizione apicale che non abbiano adottato modelli organizzativi idonei.
La patente assegna alle imprese e agli autonomi un punteggio di partenza (30 crediti), decurtato in caso di violazioni. Se la patente scende sotto la soglia minima, l’azienda viene esclusa dai contratti di appalto e subappalto e può subire la sospensione dell’attività. La patente è obbligatoria dal 2026 per tutti i cantieri e servizi affini sopra la soglia.
L’Ispettorato del Lavoro o la Guardia di Finanza, al primo accesso ispettivo, possono richiedere tipicamente:
Conservare preventivamente tutta la documentazione e tenerla aggiornata facilita i controlli e riduce il rischio di contestazioni.
Il badge elettronico con QR code e RFID sarà obbligatorio per i cantieri pubblici dal 31 dicembre 2025 e per i privati sopra i 200.000 euro dal 1° marzo 2026. Le visite mediche obbligatorie si svolgono durante l’orario di lavoro, eccetto casi specifici (preassunzione, sospetto sostanze) e vanno registrate su banca dati nazionale della sicurezza.
Nei contratti è essenziale descrivere dettagliatamente le responsabilità in materia di sicurezza, l’obbligo di conformità normativa, la regolarità contributiva e assicurativa e le modalità di controllo fra committente e appaltatori. Nei subappalti va esplicitata l’identità di tutte le imprese coinvolte nella notifica ex art. 99 D.Lgs. 81/08. Le fatture devono essere coerenti con i contratti, specificando il servizio, i riferimenti alla commessa e i lavoratori, per facilitare la tracciabilità e prevenire contestazioni fiscali e amministrative.
Rispondono direttamente, anche penalmente e amministrativamente, per mancata sicurezza e omissioni di prevenzione. Il mancato rispetto degli obblighi può comportare procedimenti penali, sanzioni pecuniarie e interdizioni. Adottare modelli organizzativi e gestionali idonei (D.Lgs. 231/2001) è fondamentale per ridurre i rischi di responsabilità diretta.
Effettuare audit interni, aggiornare i documenti, verificare la formazione, regolarizzare i contratti e le procedure garantisce conformità. Il supporto di consulenti legali esperti aiuta a prevenire errori e irregolarità prima che diventino sanzionabili. La consulenza legale analizza i processi aziendali, individua le possibili non conformità, propone soluzioni operative e assiste nei rapporti con gli enti di controllo, riducendo drasticamente il rischio di sanzioni e danni reputazionali.
Anticipare le problematiche attraverso il monitoraggio costante della compliance, la predisposizione di check-list, la revisione contratti e la formazione continua consente di mantenere la patente a crediti, evitare arresti dell’attività e tutelare la reputazione e la continuità aziendale. Un investimento in consulenza legale si traduce in un risparmio concreto di tempo, denaro e serenità imprenditoriale.
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