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Data Aggiornamento: Giugno 2024

Decreto-legge Coesione: quali sono le novità in materia di lavoro

Il provvedimento (del decreto legge 7 maggio 2024, n. 60) è volto a realizzare la riforma della politica di coesione inserita nell’ambito della revisione del PNRR, per il quale sono stati stanziati oltre 2,8 miliardi di euro.

Di seguito alcune delle principali misure in materia di lavoro:

Promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle libere professioni e nell’attività d’impresa.

La misura prevede due interventi: Autoimpiego Centro-Nord Italia e Resto al Sud 2.0.

I destinatari sono giovani under 35 che si trovano in situazioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, oppure inoccupati, inattivi e disoccupati, compresi coloro che sono beneficiari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL).

Sono previsti dei finanziamenti per servizi di formazione e supporto nella progettazione preliminare, tutoraggio per lo sviluppo delle competenze e sostegni agli investimenti attraverso voucher e interventi in regime de minimis.

Un successivo decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, insieme al MEF, il MAE, il Sud, la Coesione e il PNRR, stabilirà modalità e termini per l’attuazione delle due iniziative.

Incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione al digitale ed ecologica.

Le persone disoccupate sotto i 35 anni che, tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, avviano un’attività imprenditoriale in Italia nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica, possono richiedere l’esonero dal pagamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, fino a un massimo di 800 euro mensili per ogni dipendente (esclusi i premi e contributi INAIL), relativamente ai lavoratori che, al momento dell’assunzione, non abbiano compiuto 35 anni e siano stati assunti a tempo indeterminato nello stesso periodo (01.07.2024 – 31.12.2025).

Questo esonero è valido per un massimo di 3 anni, e comunque non oltre il 31 dicembre 2028, e non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato. Inoltre, le imprese avviate da questi soggetti possono richiedere all’INPS un contributo mensile di 500 euro per un massimo di 3 anni, non oltre il 31 dicembre 2028, contributo che non concorre alla formazione del reddito.

Bonus Giovani

La misura prevede inoltre che i datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale under 35 (mai occupato a tempo indeterminato) con contratto a tempo indeterminato tra il primo settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, ricevano un esonero dal pagamento del 100% dei contributi previdenziali (esclusi i premi e contributi INAIL) fino a un massimo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore, per un periodo massimo di 24 mesi.

Se, inoltre, l’assunzione avviene nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, l’esonero sale a 650 euro mensili per ciascun lavoratore.

Questo esonero, tuttavia, non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato, ma è previsto in caso di precedente apprendistato non proseguito in ordinario rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Bonus Donne

Inoltre, il Decreto legge Coesione concede un esonero per un periodo massimo di 24 mesi, pari al 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato, fino a un massimo di 650 euro mensili (esclusi i premi e contributi INAIL), per ciascuna dipendente donna assunta a tempo indeterminato tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, appartenente a una delle seguenti categorie:

  1. a) donne di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno;
  2. b) donne di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.

Anche in questo caso, l’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.

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