La procedura di infrazione è lo strumento giuridico con cui viene sanzionato il mancato rispetto, da parte degli stati membri, degli obblighi derivanti dai trattati, dagli atti vincolanti e dagli accordi internazionali stipulati dall’Unione Europea. Costituisce pertanto il principale deterrente contro le ipotesi di sviamento dai principi comunitari (anche a mezzo delle politiche nazionali) al cui rispetto ciascun stato membro si è vincolato attraverso la partecipazione all’Unione Europea.
I trattati istitutivi attribuiscono alla Commissione Europea il potere di adire le vie legali e dare così avvio alla procedura di infrazione contro uno o più stati membri.
Prima di attivare la procedura di infrazione, la Commissione Europea svolge accurate indagini, su impulso di denunce dei cittadini, di imprese, ovvero su richiesta dei propri componenti, aventi ad oggetto possibili violazioni del diritto dell’Unione Europea.
Solo al termine di tali indagini, qualora sia accertata la commissione di una violazione degli obblighi comunitari da parte di uno o più stati membri, ovvero qualora lo stato membro non rettifichi la presunta violazione o non comunichi il recepimento della normativa comunitaria (quando ciò è necessario), la Commissione Europea procede con il ricorso che avvia la procedura d’infrazione.
La procedura formale di infrazione si articola nelle seguenti fasi:
Nonostante la maggior parte delle procedure di infrazione si chiudano prima di giungere davanti alla Corte di Giustizia, tal fase è certamente la più delicata ed impegnativa per lo stato membro accusato di aver violato il diritto dell’Unione.
La Corte di Giustizia ha infatti il compito di ascoltare la parti, valutare i rispettivi assunti e la documentazione probatoria a sostegno delle stesse, al fine di valutare l’esistenza di una violazione, l’incidenza della stessa nell’assetto degli interessi europei nonché la relativa sanzione.
Se la Corte di Giustizia accerta l’esistenza di una violazione imputabile allo stato membro individuato dalla Commissione, emette una sentenza con cui:
L’importo della sanzione pecuniaria, infine, dipende dalla sussistenza di tre elementi:
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