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Data Aggiornamento: Novembre 2025

Fondo di Garanzia INPS: cos’è e cosa prevede

La grande maggioranza della platea dei Lavoratori subordinati è a conoscenza del fatto che esiste, nel nostro ordinamento, un importante strumento di tutela nel caso di crediti nei confronti del Datore di Lavoro insolvente: il Fondo di Garanzia INPS.
Non tutti, però, sanno come effettivamente funzioni, ed in quali modalità vada attivato. L’accesso al Fondo è infatti soggetto a precisi requisiti e adempimenti procedurali. Per questo motivo, è fondamentale che i lavoratori interessati conoscano nel dettaglio le condizioni di accesso, la documentazione necessaria e le tempistiche da rispettare per la presentazione della domanda.

Una breve premessa

Il Fondo di Garanzia è stato istituito con la Legge n. 297/1982 e, successivamente, è stato integrato da normative europee e nazionali. L’intervento del Fondo, nato per garantire ai lavoratori subordinati il pagamento del TFR in sostituzione del datore di lavoro insolvente, è stato esteso, con gli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 80, anche alle retribuzioni maturate negli ultimi tre mesi del rapporto.

A chi è rivolto il fondo di garanzia INPS?

Il Fondo si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti da datori di lavoro tenuti al versamento del contributo, che abbiano cessato un rapporto di lavoro subordinato, compresi gli apprendisti, i dirigenti di aziende industriali e, dal 1° luglio 2022, anche i giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti. Sono esclusi i Lavoratori parasubordinati, gli autonomi e le ulteriori categorie specificate sul portale dell’Istituto.

Quando interviene il Fondo di Garanzia INPS?

Il Fondo di Garanzia INPS interviene nei casi in cui il datore di lavoro sia impossibilitato a soddisfare i propri debiti nei confronti dei lavoratori a causa di insolvenza.
L’insolvenza del Datore di lavoro deve essere accertata in modo differente, a seconda che il Datore stesso sia soggetto o meno alle procedure concorsuali.
Il Codice delle Crisi di Impresa (CCII del 12 gennaio 2019, n. 44) ha chiarito che le procedure che possono attivare l’intervento del Fondo sono:

  • liquidazione giudiziale/fallimento;
  • concordato preventivo;
  • liquidazione coatta amministrativa;
  • amministrazione straordinaria.
  • concordato semplificato.

Ciascuna di queste procedure prevede dei presupposti specifici, che andranno verificati caso per caso.

Come si accede al Fondo di Garanzia INPS?

L’elemento cruciale per ottenere il pagamento da parte del Fondo di Garanzia INPS è la corretta e completa presentazione della documentazione.
Sul sito dell’Istituto è presente l’elenco dei documenti necessari. Tuttavia è opportuno chiarire che la domanda di accesso al Fondo rappresenta, prima di tutto, il punto di arrivo di una serie di adempimenti giuridici, che possono richiedere molteplici passaggi procedimentali e/o processuali e, in taluni casi, molto tempo. A questo, il Lavoratore deve essere preparato.

Facciamo un esempio: domanda al Fondo di Garanzia previa apertura di liquidazione giudiziale.

Poniamo il caso di un Lavoratore subordinato che abbia cessato il proprio rapporto e vanti un credito (rappresentato dal TFR), verso un’azienda che abbia i requisiti per essere assoggettata alla procedura della Liquidazione giudiziale, evidenziandone, sommariamente, i principali passaggi.
In primo luogo, il Lavoratore dovrà ottenere l’accertamento del credito e del suo ammontare (e, prima ancora, in determinati casi, del rapporto di lavoro). E ciò potrà avvenire attraverso una pronuncia giudiziale, che interverrà all’esito di un procedimento incardinato e conclusosi con sentenza o decreto.
Con la pronuncia di accertamento definitiva, il Lavoratore intraprenderà l’iter esecutivo finalizzato al recupero del credito (precetto, pignoramento/i secondo le modalità e i presupposti di legge). Laddove anche questo sia negativo, sarà possibile incardinare un procedimento per l’apertura della liquidazione giudiziale, vale a dire un tentativo di recupero del credito, appunto, attraverso l’apertura della procedura concorsuale. In presenza dei requisiti di Legge, il Tribunale dichiarerà aperta la procedura e si terranno le relative udienze. All’esito, con la formazione del cosiddetto “stato passivo esecutivo”, il Lavoratore, il cui credito non è stato altrimenti soddisfacibile, è finalmente pronto a presentare la sua domanda al Fondo, corredata di tutta la documentazione raccolta nei precedenti passaggi e completa dei moduli compilati.

Che cosa succede dopo?

La domanda per l’accesso al Fondo di Garanzia INPS deve essere presentata entro un anno dalla data del decreto di esecutività dello stato passivo (o, nei casi particolari, dalla data dell’accertamento giudiziale dell’insolvenza). La presentazione avviene telematicamente tramite:
Il portale INPS (sezione “Prestazioni a sostegno del reddito > Fondo di Garanzia TFR e ultime retribuzioni”)
• Un patronato o intermediario abilitato
Una volta ricevuta la domanda, l’INPS verifica la regolarità della documentazione e, se tutto è conforme, provvede alla liquidazione delle somme spettanti al lavoratore, entro tempistiche variabili.

Conclusioni

In conclusione, il Fondo di Garanzia INPS rappresenta un importante presidio a tutela del lavoratore, che può recuperare parte delle spettanze economiche in situazioni aziendali critiche. Tuttavia, per ottenere il beneficio, è essenziale agire tempestivamente e predisporre con precisione tutta la documentazione richiesta. Un’assistenza professionale, prima tramite uno Studio Legale specializzato in Diritto del Lavoro e poi tramite patronato o Consulente del lavoro, può essere determinante per il buon esito della procedura.

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