L’impugnazione di un licenziamento per mancato superamento del periodo di prova si basa su una serie di possibili vizi formali, procedurali o sostanziali che possono inficiarne la legittimità. Con il presente contributo forniremo una panoramica sui principali motivi di impugnazione che possono essere utilizzati dal lavoratore, con il supporto di un avvocato giuslavorista:
Il lavoratore ha 60 giorni dalla ricezione della comunicazione di licenziamento per impugnarlo formalmente. Successivamente, entro 180 giorni, deve depositare il ricorso presso il Tribunale competente.
L’impugnazione deve essere personalizzata e basata su un’analisi approfondita del contratto di lavoro, delle condizioni effettive del periodo di prova e del comportamento del datore di lavoro. L’assistenza di un avvocato specializzato è cruciale per garantire il pieno rispetto dei diritti del lavoratore.
Contattaci per una consulenza preliminare gratuita1. Quali aziende sono interessate dal Decreto Sicurezza 2025? Tutte le aziende con personale, soprattutto quelle coinvolte in appalti e subappalti nei settori edilizia, impiantistica, manutenzioni, pulizie e servizi, sia […]
Contratto collettivo, accordo collettivo e ipotesi di accordo: cosa cambia? Nel panorama del diritto del lavoro italiano, la contrattazione collettiva rappresenta uno strumento fondamentale di regolazione dei rapporti tra datore […]
Quando un’azienda svolge più attività: come scegliere il giusto CCNL e prevenire contenziosi di lavoro? In Italia sempre più imprese operano in settori diversi tra loro: una società che gestisce […]